Monarch: elettrico e autonomo

Dall’azienda californiana Monarch Tractor un omonimo trattore compatto, elettrico e completamente autonomo.

Fondata nel 2018 a Livermore, in California, Monarch Tractor nel giro di soli due anni ha progettato e prototipizzato un trattore agricolo a propulsione elettrica. Macchina che sarà messo in vendita già dal prossimo autunno con l’obiettivo di “migliorare le pratiche agricole e consentire soluzioni pulite, efficienti ed economicamente sostenibili. Sia per gli agricoltori di oggi sia per le generazioni di agricoltori a venire”.

Le medesime basi su cui poggia anche il progetto di agricoltura totalmente ecosostenibile perseguito da Cnh Industrial. Non a caso lo scorso mese di marzo il Gruppo industriale ha acquistato una partecipazione di minoranza nell’Azienda californiana. Obiettivo l’accelerazione e la trasformazione del settore agricolo all’insegna della guida autonoma e dell’elettrificazione.

Specializzato autonomo da 70 cavalli

In tale ottica e conscia che le attuali batterie non permettono di mettere a punto macchine operatrici di potenza superiore ai 60 chilowatt, circa 80 cavalli, Monarch Tractor ha in effetti realizzato un mezzo compatto. Quindi orientato all’agricoltura specialistica, in grado di operare in maniera autonoma lavorando, batterie permettendo, anche 24 ore su 24.


Le attività cui la macchina deve far fronte sono programmabili tramite un’apposita app. Fra i vari sensori che equipaggiamo il trattore non manca un sistema di telecamere a 360 gradi. Sistema che permette ai tecnici aziendali di osservare in diretta il lavoro e, se necessario, di intervenire da remoto per pilotare manualmente l’intero cantiere. Tale soluzione non esclude però la possibilità di alloggiare l’operatore a bordo. Né quella di utilizzare il mezzo quale sistema statico di accumulo dell’energia. Ricaricando per esempio le batterie mediante pannelli solari per poi riutilizzare l’energia stessa in azienda evitando di ricorrere alla rete.

A due o quattro ruote motrici

Disponibile sia in versione a trazione semplice sia con entrambi gli assali motorizzati, la macchina è mossa da un motore elettrico erogante circa 52 chilowatt, circa 70 cavalli, di potenza di picco e circa 40 cavalli di potenza continuativa. La stessa prestazione è in appannaggio anche alla presa di forza da 540 giri al minuto e la trasmissione è manuale a 9+3 rapporti, con possibilità di automazione nel caso di guida autonoma. L’impianto idraulico eroga fino a 60 litri al minuto gestibili mediante tre distributori o delegabili al brandeggio di un sollevatore capace di una portata di dieci quintali.




La Casa non ha diramato dati relativamente al peso del trattore e alla capacità delle batterie, ma relativamente a queste ultime sostiene che sono garantite dieci anni, possono essere sostituite in dieci minuti da una sola persona e permettono un’autonomia variabile fra le quattro e le dieci ore di lavoro, con tempi di ricarica di quattro o al massimo cinque ore. Da segnalare la larghezza contenuta in 112 centimetri e la manovrabilità indotta da un passo di un metro e 84 centimetri cui si abbina un raggio di volta di due metri e mezzo.

Nel complesso un mezzo foriero di proposte tecniche e possibilità operative interessanti, ma che in assenza di aiuti specifici difficilmente potrà imporsi sul mercato per motivi economici. Costa infatti 50 mila dollari, cifra cui si devono aggiungere altri 15 mila dollari nel caso le attività da affrontare imponessero la disponibilità di un secondo pacco batterie.

Monarch: elettrico e autonomo.

Autore: Andrea Castelli

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